Nouakchott Capitale Culturale del Mondo Islamico 2023, “Una magia araba tra passato e futuro”

Nouakchott Capitale Culturale del Mondo Islamico 2023, “Una magia araba tra passato e futuro”

Nouakchott Capitale Culturale del Mondo Islamico 2023, “Una magia araba tra passato e futuro” –  “Una magia araba tra passato e futuro”, organizzata al Maxxi di Roma dalla Fondazione Med-Or, in collaborazione con il ministero della Cultura della Mauritania e l’ambasciata della Mauritania in Italia.

Lo ha detto Mohamed Ould Soueidatt, Ministro della Cultura, della gioventù, dello sport e dei rapporti con il Parlamento della Repubblica islamica della Mauritania, intervenendo all’iniziativa “Nouakchott Capitale culturale del mondo islamico 2023.
L’evento, di ieri, è stato organizzato dal Presidente della Fondazione Med-Or Marco Minniti e da Alessandro Giuli, Presidente Fondazione Maxxi. La professoressa Francesca Corrao e Pietrangelo Buttafuoco hanno presentano: La storia cantata. Una tradizione mediterranea
con gli artisti italiani Salvo Piparo e Lello Analfino.
All’evento erano presenti personalità istituzionali, rappresentanti del mondo arabo, l’Ambasciatrice della Mauritania in Italia, Mohamed Ould Soueidatt Ministro della Cultura in Mauritania, l’On. Souad Sbai già parlamentare, l’Ambasciatrice del Libano Mira Daher.
Il Presidente della fondazione di Med-Or, intervenendo all’evento ha detto ”è importante aiutare i ragazzi e le ragazze della Mauritania a studiare in Italia con borse di studio”.

Redazione

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Ibn Battuta, il più grande viaggiatore del Medioevo

Ibn Battuta, il più grande viaggiatore del Medioevo – Per trent’anni, durante interminabili spostamenti a piedi, sul dorso di un cammello o per mare, Ibn Battuta esplorò il mondo conosciuto nel XIV secolo, dal Sahara fino in Cina, dalla Russia all’India.

Quando aveva 21 anni, Ibn Battuta abbandonò la sua casa natale, a Tangeri, in Marocco, con il proposito di compiere uno dei cinque comandamenti della fede musulmana, il pellegrinaggio a La Mecca, e approfittare per ampliare i suoi studi giuridici in Egitto e in Siria. «Presi dunque la decisione di abbandonare le mie amiche e i miei amici e mi allontanai dalla mia patria proprio come gli uccelli lasciano il nido», avrebbe scritto tempo dopo. Tornò solo dopo aver compiuto 45 anni, per ripartire subito alla volta di nuove destinazioni, verso Al-Andalus e il sud del Sahara.

In totale, durante quasi trent’anni, dal 1325 al 1354, viaggiò per mezzo mondo, dal Nord Africa fino in Cina, percorrendo il sudest europeo, il Medio Oriente, il centro e il sudest asiatico, la Russia, l’India, il Kurdistan, il Madagascar, Zanzibar, Ceylon o, in Occidente, i regni di Aragona e Granada e del Mali, che avrebbe visitato in viaggi successivi. In totale percorse più di 120.000 kilometri e conobbe più di 1500 persone, molte delle quali cita puntualmente nel suo libro di viaggio.

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Centro Alti Studi Averroè, incontro con il Console Generale del Regno del Marocco

Roma, 12 dicembre 2022 – Si è tenuto oggi nel pomeriggio l’incontro informale con il Console Generale Abdelhaq JNIYENE del Regno del Marocco presso il Centro Alti Studi Averroè alla presenza del Presidente Dott.ssa Souad Sbai.

Il Centro Alti Studi Averroè nasce con l’obiettivo di creare un punto d’ incontro per tutti coloro che desiderino approfondire tematiche legate alla cultura Marocchina. L’obiettivo è orientato a diffondere e far comprendere la necessità dell’affermazione di una cultura araba moderata, oggi elemento da cui non si può prescindere se si intende concorrere al sano sviluppo di un dialogo interculturale entro cui le diverse culture possono incontrarsi, parlarsi e comprendersi.

Redazione

Console Generale Abdelhaq JNIYENE
Foto Copyright Alma24

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Centro Alti Studi Averroè: proiezione del film “Fiore del Deserto”

Centro Alti Studi Averroè: proiezione del film “Fiore del Deserto” – DA UNA STORIA VERA  – Le mutilazioni genitali femminili

Waris Dirie, dal deserto della Somalia a New York, una vita di sofferenze e di coraggio per tutte le donne vittime di infibulazione

Kofi Annan le ha conferito la nomina di “Ambasciatrice delle Nazioni Unite per la lotta contro le mutilazioni genitali femminili”.

Presso il Centro Alti Studi Averroè proiezione del film “Fiore del Deserto” a seguire un dibattito sul fenomeno dell’infibulazione femminile come pratica barbara non prevista dalla religione islamica.

Redazione

 

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